mercoledì 31 luglio 2019

Parco degli acquedotti - vedute di Roma


Amo questo parco.
Amo passeggiare tra la variegata vegetazione, sui quei viali lunghi di pini marittimi o su quelle percorsi di terra che svelano antiche rovine, come la via Latina o gli imperiosi "archi di trionfo" (come li descriveva Goethe) dei resti degli acquedotti.

E' un parco che offre grandi orizzonti che si sposano col grande respiro dei castelli romani.

comunione di bellezze, simbiosi di meraviglie
E' un parco che ti relaziona con la natura, generosa medicina dell'animo umano e con il ricordo delle origini della nostra terra italica.

Torri di avvistamento medievali, antiche vie, ipogei, cisterne, casali, ampi campi, ed immensi archi ti attraggono e ti invitano ad un contatto.
Quando si posa la mia mano, lo fa guidata dal rispetto e dal timore.

Con un poco di attenzione, si percepisce il tempo in cui questa zona era aperta campagna. Si odono insetti e percepiscono profumi e l'assordante, ripetitivo e pesante rumore delle ruote lignee sul basalto della via Latina, ancora oggi visibile.
Poco più in la, alcune imponenti Ville di abbienti padroneggiavano sui propri schiavi e lavoratori, intenti a coltivar, chissà, vigne e frutteti o generoso grano.
Puoi vedere e comprendere l'ingegno umano nel portare l'acqua dai colli Albani con maestose e matematiche costruzioni. Quanto lavoro è passato prima di compiere questa porzione di opera?
Quanta manutenzione, quanta vita attorno ad essa.

profili d'autore
Mentre cammini, puoi percepire ancora il suono dei campi di battaglia. Campo barbarico è davvero vicino e riesci ad immaginare l'avanzata dello straniero che vuole saccheggiare Roma e per assediarla vuole controllare le vie di scambio e tagliare i ponti d'acqua. Le spade, le lance, gli scudi, il sangue, le grida, il terrore ed il coraggio.

laggiù, da qualche parte, i colli Albani
Le guerre non sono finite, ma la campagna ora è in silenziosa pace. Anzi, una tregua, perché questa porzione di terra vedrà ancora postazioni nemiche e quelle alleate.
Ospiterà contadini ed ingegneri del Vaticano, ospiterà orti abusivi ed un immenso quartiere baracca abitato fino ad alcuni decenni fa e di cui le cicatrici sono ancora ben evidenti.

orizzonti e grandi respiri
Poi respiro, un lungo respiro perché in pochi attimi non è possibile digerire tutta questa brulicante vita conosciuta e quella più abbondante sconosciuta.

...
Vedo un bel prato ora, un parco meraviglioso che non conosce migliore luce, perché il mattino lo culla di oro, il pomeriggio lo rinfresca, la sera lo avvolge con l'arancio del tramonto e la notte lo riposa dagli sguardi.


Links:


Nessun commento:

Posta un commento