mercoledì 31 luglio 2019

Le 100 vedute di Roma

E' una pazzia, una follia: con la mia Honda tra le strade di Roma a scattare foto che vorrebbero emozionare.
Emozionare chi?
Me, in primis.

Questa idea è motivo di pianificazione, azione, adattamento, improvvisazione, meraviglia, imbarazzo, scrittura, pudore ed un certo pervadente imbarazzo.

Roma non deve risplendere, con la luce o nel profondo della notte lei è protagonista senza recitare alcuna parte.

Ma è generosa anche nei suoi silenzi: mi permette di anteporre un metallico strumento motorio su ogni scorcio, piazza, anfratto, angolo e riprenderla nella sua gloria giornaliera.
La sua bellezza consiste anche in questo: a Roma tutti possono scattare foto e sebbene cerchiamo il protagonismo con una posa, una rosa, un vandalico cimelio o un oltraggiosa scritta, è la sua nudità che impera silenziosa.

Per distrarre me, voi e Roma stessa, citerò chi da Roma è rimasto ammaliato o chi da Roma è stato soggiogato.
Citerò chi Roma l'ha vissuta, amata, persa ed ha voluto sempre ritrovarla.

Perché Roma conserva ogni traccia, dai primi abitanti del paludoso Palatino, al primo fondatore della città, dal primo nucleo tribale alla regale famiglia imperiale, dalle sfilate sulle vie triumphalis alle invasioni barbariche, dalle prime aggregazioni cristiane allo splendore vaticanense, dai suoi Fori Imperiali ai buchi delle razzie premeditate, dagli elogi agli oltraggi. Roma rimane sempre qui e sopravvive a tutto e a tutti.

Ecco perché, nonostante il mio imbarazzo, cercherò di rispettarla e lo farò come si entra a casa di chi non ti ha invitato e cioè con grazia circospetta, facendo attenzione ai pezzi più pregiati, con il flebile mormorio di chi non avrebbe voluto disturbare.
"Mi trovo qui da sette giorni, e mi vado formando mano a mano, un’idea generale di questa città. Giriamo continuamente, vo acquistando cognizione della pianta di Roma nuova e di Roma antica; contemplo le rovine,gli edifici, visito ora una villa, ora un altra; mi fermo a lungo davanti alle rarità le più notevoli; Cammino sù e giù, sempre cogli occhi aperti, guardando ogni cosa, imperocchè soltanto a Roma, è possibile prepararsi a conoscere Roma." Goethe, Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87/Parte I/Roma

Vedute:

  1. Parco degli Acquedotti (zona Quadraro / Tuscolana)
  2. Circo Massimo (e Domus Flaviana/Augustana)

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