domenica 21 luglio 2019

Campo dell'Osso - Monte Livata

Monte Livata
Il monte Livata è da sempre considerata la montagna dei romani.
In effetti, nel periodo estivo non è difficile imbattersi in ondate di persone che dall'afosa capitale italiana cercano refrigerio e rifugio in quota.
Una delle mete preferite è senz'altro Campo dell'Osso, una base ove si respirare un'aria fresca, pulita e ristoratrice. E così, complice il mese di giugno generoso di Sole e calura, abbiamo approfittato per visitarlo con le nostre 2 ruote.




Se venite da Roma è assai divertente impegnarsi, dopo un breve tratto di autostrada (A24, nota anche come Strada dei Parchi) e dopo essere usciti a Vicovaro-Mandela, sulla SR5 ed SR411 e successivamente sulla verdeggiante SP44b e poi sulla tortuosa strada in salita del Viale dei Boschi.
Una strada così simpatica per le 2 ruote che a volte incontrerete centauri impazienti di impegnarsi nelle curve.

la zona parcheggio è davvero ampia
Arrivati in una grande piazza ci si accorge di essere giunti a destinazione: il piazzale del Campo dell'Osso, che è proprio la fine "naturale" del viale dei boschi. E ci siamo sorpresi quando abbiamo realizzato che eravamo a quasi 1.580 metri di altezza! Non male davvero per respirare buona aria.

il piazzale
Su questa piazza non è difficile trovare larghi spazi ove poter parcheggiare, al Sole purtroppo, la nostra 2 ruote. E' una piazza di grande respiro dove i nostri occhi possono subito intercettare 2 strutture di ristorazione e l'accesso, se così si può definire, per alcune passeggiate.

pronto per il trekking
Consiglio, infatti, di vestirsi in modo adeguato per affrontare un trekking che, se pur leggero, necessita di buone scarpe, di adeguati pantaloni - meglio se lunghi - ed una t-shirt tecnica. E non scordatevi buoni occhiali da Sole ed un cappellino!

niente di complicato
Si, perché questa montagna offre molto ed i percorsi/itinerari soddisferanno gli amanti dei ritmi lenti e quelli che desiderano sudare per sentirsi vivi.

E' facile perdersi nei piacevoli suoni della natura, del vento in mezzo agli arbusti del bosco, al ronzio degli insetti, al cinguettare degli uccelli.
E non è affatto escluso che cederete al suadente richiamo dell'ozio quando stanchi della calura approfitterete, come abbiamo fatto in molti, della generosa ombra degli alberi. E dunque, non dimenticatevi un asciugamano, un telo o quel che volete purché vi aiuti a sprofondare meglio tra i suoni della natura.

tanto per gradire...
Per mangiare abbiamo scelto il ristorante Cristallo di Neve (leggi la mia recensione). Scelta che si è rivelata ottima.

Cosa altro c'è da fare, sempre che qualcuno riesca a svegliarsi dal piacevole torpore dato dal processo digestivo, dall'alcool e dalla generosa ombra degli alberi montani?

Molto, si potrebbe fare molto. Elenco qui alcune possibilità (alcune già visitate altre che mi appresterò a recensire) senza impegnarvi in traversate oceaniche:

  • visitare il Santuario del Sacro Speco, monumento benedettino di grande valore;
  • visitare il Santuario della Santissima Trinità per ingraziarvi le sfere celesti;
  • visitare (con moderazione) alcune delle cantine di Affile e gustare dei vini poderosi e generosi;
  • continuare ad oziare ad infinitum
Link utili:

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