venerdì 10 luglio 2020

Gole del Sagittario e Lago di San Domenico

suggestive strade e scorci di ampio respiro
Toccata e fuga, era questo il lietmotiv che brulicava nella mia testa oramai da giorni.
Cercavo appunto una meta da raggiungere senza sobbarcarmi ore ed ore di viaggio, gustando la natura, qualche curva ed un pizzico di pace.

Il suggerimento è arrivato all'improvviso e, grazie al buon Google Maps, ho subito pianificato:

Qualunque 2 ruote hai, nonostante i tuoi 200cv scalpitino sotto la tua sella, percorrere l'Autostrada (in sicurezza, è!) risulterà di una noia terribile. Noioso e...caloroso, di questi tempi!

esci a Cocullo ed il gioco è fatto!

Ma già usciti a Cocullo il verde comincia a primeggiare e già si respira un'aria nuova.
Le curve ed i panorami, che man a mano si dispiegheranno ai nostri occhi, ci ripagheranno dei nostri sforzi.

Ad un certo punto, così, come un fulmine a ciel sereno, le tonalità delle acque del lago ci hanno assalito e non abbiamo resistito al fascino del pit-stop.
Se sarete fortunati come me, potrà capitarvi di poter scattare una foto senza alcun veicolo all'orizzonte, godendo quei 15 secondi di silenzio stra-meritati!
foto testimonianza: quello sono io e quello è er bauletto mio!

Proseguendo la strada non potevamo non raggiungere il lago di San Domenico.
E' un posto da cartolina: piccolo, ma suggestivo.

Meno suggestiva è la soluzione del parcheggio: ho dovuto cercare posto vicino al muretto che costeggia la delimitazione del lago ed incastrare il mio veicolo in mezzo alle decine di altri motoveicoli.
No, non c'erano alternative, poiché gli unici posti "autorizzati" erano già stati presi d'assalto.

un ponte vi porterà dall'altra parte

splendide variegate tonalità

dal ponte potrete già vedere lo stato di "assembramento" dell'area pic-nic

Poco prima di giungere all'area verde è possibile visitare l'Eremo di San Domenico, una piccola chiesa scavata nella grotta calcarea. Io non mi sono emozionato e non ha suscitato interesse...però...fa comitiva.
Proprio prima dell'Eremo c'è una fontanella che eroga freschissima potabile acqua. Ce ne siamo infischiati prima ma non vi abbiamo rinunciato prima di andar via.

L'area verde è organizzata e ben disposta
. Diversi banchi, diverse panche sono situati sotto rigogliosi alberi che fungeranno da naturale ombrellone. Nella stessa area c'è un servizio di ristorazione (bar) ed anche dei servizi igenici.

La spiaggia è fatta di ciottoli calcarei e dunque non si presta ad essere vissuta stendendo lunghi teli. Meglio adagiarsi nei tratti erbosi.

una piccola cascata che riversa l'acqua nel lago

L'acqua del lago è davvero gelida e, a parte una breve annaffiata ai piedi, non permette altro. Così come non permette la legge, visto che è esposto il divieto di balneazione a cui, qualcuno, disattende con gioia (rischiando l'infarto per la temperatura gelida dell'acqua).

Comunque, abbiamo facilmente trovato un piccolo spazio ove sostare e goderci il nostro panino. Abbiamo notato che è possibile usufruire anche delle piccoli ma efficienti postazioni barbeque.

Proprio dall'area pi-nic partono alcuni sentieri per dei trekking interessanti ma che necessitano attrezzature ed indumenti idonei: scarpe, bastoncini, fiato, cappellino e sicuramente di una borraccia.

Noi ne abbiamo intrapreso uno, che ci ha portato ad un belvedere da cui abbiamo scattato queste foto:




Queste altre le ho invece scattate percorrendo un sentiero che si articola in alto di cui ho percorso solo una decina di minuti:





Abbiamo passato qualche goduriosa ora nel verde e nelle miti temperature che il lago offre.

Prima di chiudere la giornata (anche per evitare il traffico del ritorno che a breve ci sarebbe stato e le minacciosissime nuvole cariche di pioggia) ci siamo diretti verso il più famoso Lago di Scanno.
Quest'ultimo era davvero preso d'assalto, seppur molto organizzato, con diverse aree per il parcheggio (anche quello fantasioso) e servizi variegati (dalla ristorazione a quelli balneari).
Ci siamo ripromessi una esperienza ma fuori dalle rotte del weekend.

Tips & tricks

Mai di domenica, per carità! Poi, se cedete al richiamo del fine settimana (come ho fatto io) almeno partite ad un'ora ragionevole così da non incontrare i 3.427 centauri bramosi di bruciare tutte le curve nel più breve tempo possibile.
Attenzione a dove parcheggiate il motoveicolo: ogni tanto i Carabinieri fanno capolino ed elevano multe a pioggia. Se vedete un automezzo dell'arma, correte a rimuovere il vostro strumento di goduria.

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