domenica 15 marzo 2020

Ma posso pianificare

pianificando il mio "prossimo" viaggio
Tempi duri! Li stiamo vivendo sulla nostra pelle.
L'emergenza del Coronavirus ci ha obbligato a rivedere le nostre abitudini, i rapporti sociali, l'idea di tempo libero e l'idea su ciò che è indispensabile o meno.
Siamo obbligati a rivedere molte cose...e a vedere più noi stessi.
Siamo consapevoli che a questa emergenza, almeno per la maggior parte di noi, non eravamo preparati, colmi di entusiasmo per la vita e pronti ad immaginarci un futuro a divorar kilometri di strade asfaltate e bianche, divoratori di curve come lenti sorseggiatori di meravigliosi paesaggi.

Ora, eccomi qua, come voi. A pensare che dovrei almeno staccare i fili dell'alimentazione della batteria e coprire con l'apposito telo il mio mezzo. Lo vedo, lì, solitario e con un ghigno prepotente che chiede solo di uscire.
Ma non si può, non possiamo e soprattutto non dobbiamo. Per arginare tale emergenza serve uno sforzo cosciente e dunque responsabile da parte di tutti noi, nessuno escluso.

Non possiamo girare la chiave, accendere il motore, ma possiamo comunque viaggiare. Come? Pianificando. Giocando a fare  i novelli esploratori.

Pianificare è un esercizio della mente, ci stimola a tirar fuori creatività, ingegno esercitando curiosità ed entusiasmo.

Ora, dopo aver acceso il cervello, quali altri strumenti dovremmo avere?

basta poco: un pc, buoni libri e qualche rivista
Beh, ho riaperto dei libri che già avevo divorato come In Vespa da Roma a Saigon, del mito Giorgio Bettinelli, il buon Manuale del motoviaggiatore dell'intrepido Gionata Nencini e rispolverare dei buoni magazine con le loro proposte di itinerari selvaggi ed ispiratori.

Poi, da un punto di partenza (il nostro garage, il nostro box?) e da una meta possibile (per la fantasia 5.000 km. sono il nulla) si comincia ad usare il buon Google Maps e ad avventurarci in tappe intermedie dove adagiare sguardi curiosi e meravigliati magari assaporando delizie culinarie locali.
Questa fase ci impegnerà davvero molto perché le possibilità, come le sue varianti, sono pressoché infinite. In pratica, viaggeremo con l'arroganza di chi non conosce limiti.

Quando poi, finalmente, abbiano pianificato un percorso, potremmo verificare la bontà del nostro tracciato avvalendoci delle mappe satellitari sempre offerte da Google oppure potremmo utilizzare Google Earth, strumento meraviglioso d emozionante.

Per non perderci le bellezze locali o le attrazioni turistiche e storiche dei luoghi potremmo usare il sempre valido Trip Advisor e le sue idee di viaggio ma anche il completissimo sito di Wikipedia può venirci in aiuto.

Poi, smanettando sul web potremmo anche intercettare tracce/percorsi in formato gpx (con coordinate gps) che potremmo utilizzare e caricare sul nostro navigatore preferito.

Finito? Certo che no!
C'è da pianificare i percorsi sul nostro navigatore e decidere se comprarne uno oppure usare una app sul nostro cellulare.
C'è da verificare l'abbigliamento adatto e cercare di acquistarlo a buon prezzo facendo attenzione alle qualità tecniche del prodotto stesso.
C'è da capire l'attrezzatura necessaria al viaggio, quella indispensabile ed utile e separarla da quella non necessaria ed inutile ed ingombrante.
C'è da apprendere e capire le normative stradali nei paesi che andremmo a toccare e quale abbigliamento e documenti siano obbligatori.
C'è da verificare lo stato del mezzo e preparalo al viaggio (ruote, sospensioni, capacità di carico ed altro).

Insomma, c'è tanto da fare...ops...da pensare.
E tutto questo questo ci coinvolgerà nel profondo tanto che le ore scivoleranno così come gli affanni.
Seppur non gireremo la chiave, siamo già pronti al viaggio e forse lo avremmo già intrapreso.

Insomma, questa emergenza e questo confinamento forzato potrà metterci a dura prova ma l'uso della nostra fantasia potrà alleviare il disagio che nasce da quella irresistibile e fascinosa voglia di macinare strade sentendo il sibilo del vento.

Mettiamoci dunque al lavoro e...buona pianificazione a tutti!

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