lunedì 21 ottobre 2019

Ottobre in Val D'Orcia



Lo sappiamo, la nostra Penisola gode di un clima particolarmente favorevole al gaudio.
Un periodo che spesso ci regala gioie profonde, climaticamente parlando, è ottobre.
Ottobre ci stupisce con i suoi colori appena accennati dell'autunno che sembra tardare ad arrivare.

Soprattutto questo autunno, visto che il Sole ancora scalda il viso ed i cuori mentre le nuvole sembrano essere pigre e solitarie.
Così, siamo partiti per un lungo weekend in una delle zone più affascinanti della Toscana: la Val D'Orcia.


terra, verde, colline, cipressi e lontananze ottobrine
Partiti da Roma, non ci siamo potuti esimere dal monotono asfalto dell'autostrada, ma più ci si avvicinava alla Toscana più i colori cambiavano e presagivano aria più fresca, salubre e suoni più concilianti al riposo.

Appena ci siamo sganciati dall'autostrada, uscendo a Chiusi/Chianciano, abbiamo affrontato le prime strade immerse nel verde e le prime curve che nascondevano quel verde e e quella vegetazione tipica di questa zona.

il cortile
E come ogni volta, ci siamo fermati a prendere una bevanda al Dopolavoro La Foce.
Parcheggiare la moto è agevole, visto il grande spazio messo a disposizione (non solo per i clienti) e ci si può gustare anche un piccolo assaggio di panorama.
Per noi, è come se ogni volta ci presentassimo alle colline, preparandoci per il fine settimana con i giusti tempi, prendendocela comoda, nel loro cortile ben curato, come tradizione toscana vuole.

Suggestivi panorami

soddisfatto della cura emozionale del luogo e della compagnia del giocoso Pippo
Abbiamo deciso di pernottare all'Agriturismo La Paciarella, un piccolo angolo di beatitudine dove si respirano silenzi e suoni della natura.
Una strada, seppur piana, non proprio ben manutenuta e poi una curatissima e suggestiva salita con brecciolino han reso l'arriva alla struttura ancora più emozionante. Almeno, ha emozionato me, cittadino di una delle città più caotiche d'Italia.

E poi via, subito in moto, verso la piccola frazione di Bagno Vignoni.
Dopo una piccola salita si giunge in questo posto che sembra costruito per un set cinematografico. Trovare posto per una quattro ruote non è semplice ma per le 2 ruote è piuttosto semplice, visto i posti gratuiti riservati ai lati della strada.

Bagno Vignoni è nota per le acque termali, usate fin dai tempi dei romani ed oggi fruibili sia in alcuni degli hotel situati nella zona sia in una vasca pubblica a cui si accede da scale ed un piccolo sentiero percorribile a piedi. Un piccolo sentiero ricco di vegetazione e piccole sorprese, come i resti di alcuni mulini ricavati nella pietra e parzialmente visitabili.
la vasca pubblica

la vasca situata proprio sotto il piccolo centro di Bagno Vignoni

Il piccolo centro, dominato da una grande vasca centrale, fa da cornice alle botteghe, ai B&B, ai bar, librerie e ristoranti del piccolo centro. Un centro che è una bomboniera e che, nei giorni di Sole e luce, regala un'atmosfera unica.
Suggestiva è la piccola piazza ove sono ben visibili i resti di alcuni canali scavati nella pietra ove scorreva l'acqua che, appunto alimentava i mulini. Ricordo che, fino ad alcuni anni fa, l'acqua ancora scorreva e regalava suoni e scintilli davvero suggestivi.
In realtà, un solo canale è ancora alimentato e consente all'acqua di "gettarsi" in una pittoresca cascata che è assolutamente obbligatorio fotografare.
la temperatura dell'acqua è ideale per dar sollievo ai piedi
A proposito del canale ancora alimentato dall'acqua: NON esitate, toglietevi le scarpe ed i calzini ed immergeteci i vostri piedi, che ringrazieranno della sosta e del sollievo che gli donate. Anche di notte, non esitate!

il banco della bottega
Abbiamo deciso poi di rifocillarci alla Bottega di Cacio, un locale che dispone di tavoli all'aperto in un grazioso giardino e dove è possibile gustare prelibatezze caseari, affettati di qualità, sottolio e buon vino. Prezzi modici? Non proprio, ma qualità assicurata.

Il pomeriggio lo abbiamo passato a San Quirico d'Orcia, un piccolo comune di 2.600 abitanti che è un concentrato di Toscanità e dove potersi riposare nel bar centrale contemplando quanto è bello viaggiare e fuggire dalla propria città.

Poi, è stato un piacere far rotta alla Taverna Pian Delle Mura, situata a Vivo D'Orcia. Seppur siamo clienti oramai da anni, è sempre un piacere constatare la qualità e l'impegno a mantenere standard qualitativi elevati e possibilmente crescere ancora di più.

l'ingresso delle piscine
Il giorno dopo ci siamo regalati del relax terapeutico (o almeno così vogliamo credere) nelle piscine termali di Theia. Un centro nuovo, ben costruito, con spazi incastrati nel verdi ed altri ricavati all'interno di una bella struttura.
vista panoramica delle piscine esterne
La formula che abbiamo scelto è quella delle 4 ore e ci sono risultati sufficienti per godere e non cadere nella pigrizia più estrema.

una bellissima scena di lotta all'interno della tomba
Dopo un piccolo snack all'interno della struttura, per non perdere tempo, ci siamo recati a Chiusi ma con l'intento di visitare la Tomba della Scimmia, situata nella Necropoli di Poggio Renzo. Un tuffo nel passato e nelle antiche tradizioni degli Etruschi a cui i Romani, certamente, debbono molto.

Ma per farci travolgere dal bello (ma quello bello davvero) ci siamo recati presso la struttura di Poggio Covili, un agriturismo che raffigura l'essenza dell'ospitalità Toscana.
Soggiornammo qui un paio di anni fa ed è sempre un piacere venire a trovarli. Da qui, si respirano dei paesaggi senza tempo ma con lo spazio certo di un tuffo nelle valli delle meraviglie.





Complice una luce ancora generosa e poi una Luna piena da cinema, abbiamo scattato foto esagerate che pur non rendono la bellezza del momento, del presente, del reale.

surreale ed inaspettata
Avevamo voglia di altri silenzi ma anche di cose buone, sapientemente cucinate. Alla Cisterna del Borgo abbiamo trovato tutto questo: cordialità, immediatezza, ottima cucina incastrata in un locale davvero unico in un borgo, come quello di Rocca D'Orcia, che nelle ore serali, a mio parere, dà il meglio.
la Luna impereggia tra la vegetazione e la Rocca
Anzi, vi suggerisco, dopo cena, una bella passeggiata notturna verso la rocca.

con la luce del primo tramonto....tutto si colora di meraviglia
Dopo un bellissimo sonno ristoratore alla Paciarella, non prima però di aver sparato decine e decine di foto, il nostro fine settimana si è concluso con un buon pranzo al Dopolavoro La Foce.
Vi consiglio di prenotare, soprattutto nei fine settimana altrimenti rischiate di fare file interminabili.

Da lì, ahimè, è semplice riprendere la strada per Roma e più girano le ruote più i colori cambiano. Salutavo i centauri che rombanti scendevano giù per la Val D'Orcia con un pizzico di invidia anche se consapevole di quanta emozione, anche questa volta, ho potuto vivere.

Le mie recensioni u Tripadvisor (+ foto):

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